Sulla messa a fuoco ovviamente c’è pochissimo da dire,essendo tutto manuale è tutto nelle vostre mani. Parliamo comunque di un 14mm quindi si tratta,volendo fare una metafora,di cercare di buttare giù un birillo con un cannone. Nella mia esperienza è stato davvero difficile non riuscire a mettere a fuoco correttamente anche con un’attenzione minima alla cosa. Inoltre a 14mm già a tutta apertura sarà possibile andare in iperfocale dai 2 metri in poi.
Passiamo quindi alla distorsione. La lente soffre di una distorsione molto particolare,oltre a essere molto marcata è detta a “baffo” (guardate l’immagine qui sotto per capire di cosa parlo) il che la rende poco adatta alla fotografia d’architettura. È forse una delle distorsioni più evidenti che si possano trovare su una lente (ad esclusione dei fisheye ovviamente). Nel caso di paesaggi o altri tipi di foto la cosa è meno grave di quello che sembra ed è possibile ricorrere a un profilo per Lightroom o Photoshop che corregge in maniera ottimale il problema.
I profili di correzione sono ovviamente diversi a seconda della fotocamera che utilizzate,vi basterà comunque fare una breve ricerca online per trovare quello che fa al caso vostro (nel frattempo eccone qualcuno per Lightroom: Canon 6D – Canon 5DMKII – Nikon D610).
La vignettatura a tutta apertura è molto marcata,di circa 3 stops. Migliora leggermente (ma rimane comunque eccessiva) a f/4 e diventa trascurabile da f/5.6 in poi. Nulla comunque che non possa essere coretto in post-produzione. Nella foto qui sotto (scattata sovraesponendo apposta) potete vedere chiaramente sia l’effetto della distorsione sia quello della vignettatura a tutta apertura.