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Mirrorless vs DSLR

Negli anni le DSLR sono migliorate sotto diversi aspetti e la tecnologia ha portato ulteriori caratteristiche accessorie come i GPS, il Wi-Fi o gli schermi touchscreen, ma le dimensioni sono sempre rimaste più o meno invariate.

Durante la nascita delle reflex digitali c’è stata l’occasione per ridurre le dimensioni, infatti invece del formato fullframe le nascenti digitali avevano un sensore APS-C di dimensioni minori. Ma molti produttori erano restii a tagliare di netto la compatibilità con tutte le ottiche prodotte fino a quel momento, quindi alla fine si è deciso di mantenere lo stesso tiraggio in modo da non avere problemi di compatibilità. Ovviamente la decisione è stata semplificata dal fatto che c’era ben poco spazio di manovra a causa del sistema dello specchio e del mirino ottico che non poteva essere ridotto.

Questa dipendenza dallo specchio portava con se molte limitazioni:

Dimensioni e massa: Il sistema DSLR ha bisogno di spazio sia per lo specchio che per il prisma, il che significa che un corpo macchina più largo e con una parte superiore sporgente. Significa anche che il mirino deve essere fissato nello stesso punto su ogni DSLR, in linea con l’asse ottica e il sensore digitale. In pratica, non c’è altro posto dove metterlo, quel sistema deve stare li in quel modo. Di conseguenza, la maggior parte delle reflex digitali hanno un aspetto esterno molto simile.
Peso: grandi dimensioni e massa si traducono anche un peso maggiore. La maggior parte delle DSLR entry-level hanno un corpo in plastica e componenti interni più leggeri, ma l’altezza e la profondità minima per ospitare lo specchio + pentaprisma significa un sacco di spazio sprecato che deve essere riempito. Inoltre, non sarebbe saggio coprire una vasta area con un sottilissimo strato di plastica solo per farlo sembrare più piccolo o più leggero, l’idea di fondo di una DSLR è la robustezza, anche su un corpo economico. Ancora più importante, le lenti DSLR sono in genere grandi e pesanti, quindi un corpo macchina super leggero comporterebbe problemi di bilanciamento. In sostanza, è la dimensione fisica maggiore che colpisce direttamente il peso.
Complessità dell’otturatore e dello specchio: Ogni scatto richiede allo specchio movimenti in su e giù per far passare la luce direttamente sul sensore. Anche solo questo crea una serie di questioni:

  • La maggior quantità di rumore che si sente su una fotocamera reflex proviene dallo specchio. Questo comporta anche vibrazioni della fotocamera. Anche se i produttori sono intervenuti con modi sempre più creativi per ridurre il rumore rallentando il movimento dello specchio, la questione è ancora problematica.
  • Movimento dell’aria: il movimento dello specchio produce uno spostamento d’aria, e dove si muove molta aria, si muove anche polvere e altri detriti, che possono finire sul sensore. Alcuni sostengono il contrario, dicendo che in una fotocamera dove si cambiano le lenti è un bene avere qualcosa davanti il sensore durante il cambio ottica. Ci potrebbe essere qualche verità in questo.
  • Limitazioni della velocità : anche se i moderni meccanismi di specchio e otturatore sono molto impressionanti, sono limitati dalla velocità fisica in cui lo specchio va su e giù. Quando si scatta a 11 fotogrammi al secondo, lo specchio va letteralmente su e giù per 11 volte ogni secondo, con l’apertura e la chiusura dell’otturatore in mezzo. Ci deve essere una perfetta sincronizzazione in modo che tutto funzioni. Date un’occhiata al video qui sotto che mostra quello di cui parlo al rallentatore (salta a 0:39):
  • Riparazioni costose: Ovvio che la riparazione di un sistema meccanico è quasi sempre più costosa di quella di uno elettronico.

Nessuna live preview: Se si usa il mirino ottico è ovviamente impossibile avere un’anteprima di come sarà lo scatto con i valori impostati. L’unico modo è attivare il live view e alzare lo specchio, ma a quel punto viene meno il mirino.
Prezzo: Il prezzo della fotocamera è influenzato anche da questo, in quanto il complesso sistema meccanico dello specchio ha un costo che grava sul prezzo finale.

Ed ecco le mirrorless

Con l’aumento delle fotocamere senza uno specchio (da qui il nome “mirrorless”), la maggior parte dei produttori hanno già capito che i sistemi tradizionali non devono essere la sola forza che spingerà le vendite delle fotocamere in futuro. Se guardiamo l’innovazione corrente, a che punto siamo con le reflex digitali? Gli AF sono ormai precisi e veloci in quasi ogni occasione, i processori sono abbastanza veloci per girare video 4K. Che altro c’è da aggiungere? GPS? Wi-Fi? Condivisione istantanea? Più editing in-camera? Tutte cose utili, ma non certo innovazioni.

Le fotocamere mirrorless aprono enormi opportunità di innovazione per il futuro e risolvono molti dei problemi delle DSLR tradizionali.

Dimensioni e peso minori: Rimuovere lo specchio e pentaprisma consente di liberare un sacco di spazio. Ciò significa che le mirrorless possono essere progettate per essere più piccole, meno ingombranti e più leggere rispetto alle DSLR. Con una tiratura più breve, le dimensioni fisiche tra sensore e lente sono ridotte. Questo è particolarmente vero per i sensori APS-C (con le full-frame è più difficile). Non c’è più spazio sprecato.
L’ascesa degli smartphone come fotocamere compatte ci ha insegnato una lezione molto importante, e cioè che in certe fasce di mercato le piccole dimensioni e il peso leggero sono in grado di sopraffare la sola qualità. Le vendite di punta e scatta sono in caduta libera da anni, perché la maggior parte delle persone trovano i loro smartphone “abbastanza buoni”.
Nessun meccanismo: Nessuno specchio che fa su e giù, che vuol dire meno rumore, minori vibrazioni,niete movimento dell’aria, più facile da pulire, scatto continuo più veloce e supporto più economico.
Preview: Senza specchio i produttori si sono impegnati a realizzare dei mirini digitali, il cui vantaggio rispetto a quelli ottici è proprio il poter avere l’anteprima del proprio scatto.

Ma questo ovviamente porta anche degli svantaggi:

EVF Lag: Il mirino digitale ha un certo lag, che non è proprio un problema da poco. Certo, è sempre minore e di questo passo scomparirà nell’arco di pochi anni, ma per ora è presente.
Autofocus continuo: Mentre il rilevamento a contrasto ha già raggiunto livelli impressionanti sulle mirrorless, le prestazioni in scatto continuo e inseguimento non sono ancora il massimo. Questo le rende praticamente inutilizzabili per la fauna selvatica e la fotografia sportiva in questo momento. Tuttavia, con l’aumento dei sistemi di autofocus ibridi e il loro continuo sviluppo, ci saranno miglioramenti anche qui.
Durata della batteria: Un altro grande svantaggio delle mirrorless al momento. Fornendo energia all’LCD e all’EVF il consumo è decisamente maggiore di una DSLR dove invece essendo tutto meccanico non c’è quasi nessun consumo, che è il motivo per cui una mirrorless arriva si e no a circa 300 scatti per carica, contro gli 800+ di una reflex. Anche se non è un problema enorme per uso tipico, potrebbe essere un problema per qualcuno che viaggia. Anche qui c’è però chi contesta la cosa, affermando che viste le ridotte dimensioni delle mirrorless portarsi una batteria in più dietro non dovrebbe essere un problema. Forse e vero, ma anche qui credo valga più per le aps-c, perchè sulle fullframe non c’è una differenza cosi grande da poter aggiungere anche accessori vari senza che la situazione non diventi simile a quella di una DSLR.
Forte contrasto dei mirini: Gli schermi dei sirigini digitali sono forse i migliori del mondo, ma sono pur sempre schermi, con contrasti per per quanto buoni e accurati non sono ancora naturalissimi. Altra cosa che andrà risolta, in quanto per un fotografo è importante vedere la scena e i relativi colori cosi come sono in realtà.

Quello che si capisce da questa analisi è che le mirrorless hanno indubbiamente moltissimi vantaggi, e si, anche svantaggi. Ma gli svantaggi sono cose che per la maggior parte potranno essere risolte con l’avanzare della tecnologia. Quindi oggi come oggi le DSLR non sono certo morte, ma una volta perfezionata la tecnologia delle mirrorless personalmente non vedo motivo per non preferirle.

Mercato attuale

In ogni caso quello delle mirrorless è attualmente un mercato molto strano, dominato da Sony, Olympus e Fujifilm, cioè proprio le aziende che NON dominavano quello DSLR. Canon e Nikon stanno infatti commettendo nuovamente lo stesso errore fatto durante il passaggio al digitale. Per evitare di perdere il parco ottiche attualmente in listino non investono seriamente nelle mirrorless e anzi, sembra quasi che stiano facendo di tutto per rallentarle.

Nikon infatti è come se non ne avesse per niente in listino. Le sue uniche mirrorless sono state le Nikon 1, fotocamere con sensore da 1 che quindi, secondo loro, non avrebbero fagocitato le DSLR aps-c. Purtroppo c’è un motivo per cui non esistono DSLR da 1 pollice, e infatti nel giro di poco tempo la serie Nikon 1 è praticamente morta.
Canon ha osato un pò di più, ma sempre col minimo impegno possibile. La sua serie EOS M perlomeno utilizza sensori aps-c, ma le fotocamere erano talmente poco performanti che sono state quasi ignorate fino a poco tempo fa. Solo recentemente ha rilasciato la EOS M5, che sembra essere un’ottima alternativa alla sua controparte DSLR. Ma siamo a un solo punto guadagnato su centinaia persi, vedremo come si comporterà in futuro.