Con l’uscita della X1D Hasselblad ha pubblicato una piccola guida dove spiega perché un sensore più grande è “meglio” a prescindere dal numero di megapixel.
Anche se i nostri sensori di oggi offrono un alto numero di pixel non è solo la densità dei megapixel che contribuisce alla qualità della foto. La dimensione fisica dei suoi pixel infatti si traduce nella quantità di luce registrata per ciascuno e la maggior parte dei produttori utilizzano un sistema di microlenti sui pixel per massimizzare la luce raccolta.
Il sensore CMOS da 50mp di Hasselblad offre una dimensione del pixel di 5,3 micron; Su una normale DSLR si avrebbe una dimensione del pixel di circa 4.14 micron, dando alla Hasselblad un aumento del 64% sulla potenza di raccolta della luce.
La gamma dinamica può essere descritta come la differenza tra il rapporto tonale del puro bianco e nero puro. Per mettere questo in prospettiva, l’occhio umano può percepire una gamma dinamica di circa 22 stops; la maggior parte delle macchine fotografiche digitali hanno un valore di gran lunga inferiore a quello.
Immaginiamo ogni pixel come un contenitore. Più grande è il contenitore, più forte è il segnale che può contenere. Inoltre, tutti i sensori di fotocamere digitali hanno un livello di sensibilità minima che possono utilizzare, fissato dal rumore elettrico del sensore stesso. La differenza tra i due è conosciuta come il rapporto segnale-rumore.
I sensori medio formato hanno un segnale molto elevato di rumore.
Quando si combinano questo segnale di alta qualità del rumore e le dimensioni dei pixel più grandi, i sensori Hasselblad diventano in grado di fornire fino a 15 stops di gamma dinamica rispetto ai circa 12 stop su una DSLR con sensore più piccolo.
La dimensione dei pixel e il livello di rumore producono un’alta gamma dinamica e un colore naturale che forniscono una registrazioni dei colori più accurata indipendentemente dalla scena e senza alcuna necessità di profili di colore multipli.