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Il design è chiaramente quello che qualche anno dopo ispirerà il 100-400 L II. Il peso è di 1 kg esatto (1050 grammi per la precisione). Può sembrare tanto ma comparandolo con tutti gli altri teleobiettivi zoom è uno dei più leggeri. Il 70-200 f/4 è effettivamente un po’ più leggero ma è considerevolmente più lungo. Anche l’ingombro infatti è uno dei suoi punti di maggiore forza,con un’altezza di 14.3 cm che permette di inserirlo in una piccola borsa senza problemi. Questo grazie al barilotto che è fatto in modo da estendersi durante lo zoom e quindi di essere più compatto da chiuso. Anche la dimensione del filtro è relativamente piccola,67mm.

Qui sotto potete vedere una comparazione delle dimensioni con altri tele-zoom. Partendo da sinistra abbiamo il 70-300l,un 70-200 f/4,un 70-200 f/2.8 IS II e un 100-400 IS II.

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(Immagine del sito camerasize.com)

Alla massima focale si allunga abbastanza e la ghiera dello zoom è molto comoda e fluida. Proprio per questo è presente un tasto di blocco che impedisce alla parte interna di scorrere verso il basso quando si tiene la fotocamera inclinata. Molto utile in caso si tenga la fotocamera su un treppiede o anche quando la si porta al collo. Funziona però solo quando è impostato a 70mm.

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La qualità costruttiva è ottima,sicuramente quanto di meglio si possa volere. Prendendolo in mano si ha una sensazione di solidità che solo ottiche costruite in questo modo restituiscono. Inoltre le ghiere dello zoom e della messa a fuoco sono sempre perfettamente fluide.

Dovendo proprio trovare un difetto forse sarebbe la posizione della ghiera dello zoom. È difficile spiegarlo a parole,è più una sensazione,ma quando porto la mano verso l’obiettivo per girarla ho sempre l’impressione di metterla sulla parte sbagliata. Probabilmente quando sono sovrappensiero tendo a mettere la mano verso il centro dell’obiettivo mentre in questo caso la ghiera si trova più esterna.

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Per quanto riguarda le “funzioni” troviamo il selettore della messa a fuoco (automatica/manuale),quello per la stabilizzazione e quello che permette di scegliere tra la stabilizzazione classica e quella per il panning (quando si inseguono i soggetti).

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Con il paraluce le dimensioni aumentano un po’ troppo andando a vanificare secondo me il senso dell’ottica. In ogni caso è compreso con l’obiettivo e averlo all’occorrenza non può fare di certo male.

Non è invece compreso l’appoggio per treppiede (generalmente incluso nei teleobiettivi).

 

Introduzione

Corpo e costruzione

Qualità d’immagine

Autofocus,stabilizzazione ed extender

Conclusione